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Casa della Legalità di Forlì

Fact-checking: ricostruzione della storia del bene

La Casa della Legalità è in via dell’Appennino 282, a Forlì in località Vecchiazzano. Si trova nell’edificio confiscato “compendio ex Limonetti”, oggi bene di proprietà comunale.

È un luogo utilizzato da diverse associazioni territoriali che operano in ambito di crescita di una cultura della legalità ed è anche sede d’incontro per la Consulta della Legalità, (organismo partecipativo dell'Ente, istituita con deliberazione di Consiglio Comunale n. 87 del 2016 e con relativa nomina dei componenti da parte del Sindaco del Comune di Forlì con decreto n. 32 del 20 luglio 2017). La Consulta svolge attività propositive e consultive, non vincolanti, nei confronti della Giunta Comunale in materia di cultura della legalità e della cittadinanza responsabile.

Lo scopo di questo luogo è avere uno spazio in cui si possa parlare ai cittadini e ai ragazzi di legalità, attraverso incontri organizzati e attività di formazione, usufruendo anche del podere esterno, attorno al fabbricato, di 68 mila mq. Qui infatti c’è un giardino, usato anche per coltivazioni e vengono organizzati incontri informativi con le scuole.

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Secondo i dati forniti da OpenRegio e da Confiscati Bene, in quest’area c’erano sette immobili (sei ad uso commerciale, uno abitativo) e un podere ad uso agricolo che sono stati confiscati all’attività malavitosa.

Il Comune di Forlì, con decreto Prot. 29934 del 22/07/09 dell'Agenzia del Demanio - Direzione Beni Confiscati di Roma, ha avuto in proprietà parte di questo complesso immobiliare. Nello specifico:

- un edificio con destinazione laboratorio ed uffici al piano terra nonché con appartamento al piano primo;

- un edificio con destinazione magazzino e laboratorio artigianale al piano terra;

- un terreno agricolo di estensione 68 mila mq circa.

Il Comune, quindi, ne è diventato proprietario dal gennaio 2010, momento di consegna dal Demanio all'amministrazione per finalità sociali ed istituzionali. Nel 2013 ha poi presentato in Regione un progetto per la ristrutturazione del bene, che è stato approvato con D.g.r. n. 1886 del 16/12/2013, in attuazione degli obiettivi previsti dalla L.R. 3/2011.

L’approvazione del progetto definitivo, redatto dal Servizio Gestione Edifici Pubblici, è avvenuta tramite la deliberazione n. 313 del 30 dicembre 2014, che ha per oggetto: “Ristrutturazione, demolizione e ricostruzione di un edificio di proprietà comunale confiscato ex-compendio Limonetti, viale dell’Appennino, 282” con un importo complessivo di € 250.000,00.

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Il Resto del Carlino-Forlì riporta la storia dalla confisca alla destinazione: gli immobili ospitavano l’azienda Limonetti, che è stata confiscata per usura negli anni ’90 a un’associazione malavitosa e riassegnata al Comune di Forlì. Successivamente ne è stata demolita una parte e al suo posto è stata costruita una Casa della Legalità inaugurata nel 2017.

In seguito a queste operazioni, oggi sono tre gli immobili recuperati, come conferma anche il professor Giovanni Maria Mazzanti, più il podere. La proposta del progetto del recupero è stata fatta sotto la guida dell’assessore Valentina Ravaioli. Successivamente è subentrata Maria Grazia Greta, mentre l’attuale assessore di riferimento è Maria Pia Baroni. Il progetto si è concluso definitivamente nel 2016.

La Casa della Legalità oggi è un bene pubblico e fa parte del progetto “Coltiviamo la legalità”, ovvero una serie di procedimenti che riammettono all’uso pubblico i beni confiscati, inserendosi anche in un percorso di ristrutturazione culturale.

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Il podere vicino alla Casa è stato destinato per scopi sociali e a differenza di tutti gli altri immobili, è stato concesso in uso a terzi dal Comune, rispettivamente a: “CO.FOR.POL Cooperativa Forlivese Polivalente Onlus” (con sede legale in Forlì Via F. Adrelini, 30) fino al 22 dicembre 2010 e a “ECOSPHERA Cooperativa Sociale Onlus” (con sede legale in Forlì, Via Dandolo, 18) fino al 22 dicembre 2019. L’oggetto della concessione è “Coltivazione terreno per inserimento di disabili in attività lavorativa” e ad oggi è stata data a “Cooperativa sociale For. B”, impresa sociale Onlus. “La concessione prorogata con determinazione n. 3499 del 18/12/2019 sino all’affidamento dell’intero complesso immobiliare e, comunque, non oltre il 31/12/2020 col precipuo scopo di allineare in un unico progetto di affidamento sia il procedimento per la concessione dell’immobile denominato “Casa della Legalità” sia il procedimento per l’assegnazione in concessione del terreno comunale limitrofo”. (Fonte: accesso generalizzato con richiesta Foia – vedi documento pdf allegato).

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La Casa della Legalità vista con Google Earth

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